Zona Press: il basket made in Rome

Zona Press: il basket made in Rome

1) Ciao ragazzi! Partiamo dall’inizio cosa fate nella vita e come nasce il vostro amore per la palla a spicchi? 

Simone: Sono un grafico editoriale ed illustratore sportivo. Ho lavorato per diversi anni in casa editrice su diverse riviste periodiche di settore. Da poco ho ottenuto il patentino FIP come dirigente accompagnatore, addetto agli arbitri ed ufficiali di gara nei campionati nazionali e regionali. Il mio amore per la palla a spicchi nasce alle scuole elementari quando, dopo aver finito la merenda, tentavo il tiro da tre con la carta stagnola nel cestino. Prosegue poi nei campi laziali del Campionato AICS, tra un movimento in post basso ed un vassoio di pasticcini a fine gara. Speriamo di poter tornare quanto prima all’attività.

Edoardo: Allora…nella vita lavoro come legale e studio per diventare Avvocato. Collaboro con il Basket Roma, società sportiva, indovina un po’… di Roma, facevo le radiocronache per la Virtus Roma e scrivo di basket perché è una cosa che mi trasmette tranquillità. L’amore per la pallacanestro nasce dal fatto che non essendo alto, non essendo slanciato, non avendo alcun tipo di talento, non avendo ball handling, ho pensato che fosse proprio lo sport giusto per me! 

Emanuele: Partendo da un amore incondizionato per il basket e da buon laureato in Scienze della Comunicazione, lavoro da anni nel mondo del giornalismo sportivo cestistico, curando uffici stampa di eventi, scrivendo per giornali (testate varie e siti internet), mi sono dilettato con le radiocronache della Virtus Roma e con programmi radiofonici. Faccio parte anche del lato “istituzionale” di questo sport, curando l’ufficio stampa del Comitato Regionale Fip Lazio ed avendo collaborato con la Federazione Pallacanestro nelle Nazionali Giovanili come team manager. Il tutto, lavorando anche a scuola come istruttore di educazione fisica alle elementari e allenatore di basket per grandi e piccoli.

Paolo: Lavoro come tecnico informatico da 10 anni oramai, ma ho sempre avuto una passione smisurata per lo sport in generale. Il basket è il primo che ho praticato e con il quale ho instaurato un legame quasi morboso: da quando per la prima volta ho palleggiato a 8 anni, non ci siamo mai lasciati!

2) Avete lanciato “Zona Press”, di cosa si tratta e com’è nato questo progetto?

Simone: Zona Press nasce dall’intuizione di quattro amici: l’esigenza di raccontare in maniera qualitativa il basket, i suoi personaggi e le sue storie. Il progetto crede nella possibilità di unire una grafica adeguata e ben prodotta, troppo spesso dimenticata dai reparti di comunicazione delle squadre di ogni categoria, ad un testo ben scritto, che indaga su diversi temi, a volte scherzosi, altre più seri, ma che possa spingersi oltre alla velocità digitale che molto frequentemente porta a trattare gli argomenti in maniera passiva e disinteressata, pur di garantire uno storytelling continuo.

Edoardo: Nasce dalla fusione di passioni di quattro personaggi che si incontrano a Centocelle a prendere un caffè. Si tratta di basket, di raccontare il basket italiano e romano in una maniera che pensiamo possa essere interessante. La verità è che ci permette la nostra passione liberamente. 

Emanuele: È nato nella semplicità più totale: una domenica davanti un caffè. Zona Press non è UN sito di basket, è IL sito di basket, dove cercare un’idea diversa di uno sport che ha milioni di sfaccettature. Se è vero che nella vita la sintesi è tutto, il nostro claim e logo sono chiarissimi: un’immersione nel basket.

Paolo: Zona Press è un sito che tratta la pallacanestro a 360 gradi pur restando nei confini nazionali. Il progetto nasce in una mattina piovosa passata in un bar a Centocelle, un incontro fra 4 persone unite dalla passione per il basket e dalla voglia di raccontarlo. 

3) Quali sono gli obiettivi di questo nuovo portale?

Simone: Gli obiettivi del portale sono di far conoscere ai più, storie di persone, addetti ai lavori, atleti e tutto ciò che ruota attorno al parquet, dalla Serie A alle Minors. L’intento è di dare visibilità a realtà esistenti, poco conosciute o finora ignorate ma che fino a prova contraria compongono il movimento cestistico italiano.

Edoardo: Raccontare qualcosa che speriamo alla gente piaccia e che allo stesso tempo ci renda felici mentre scriviamo. 

Emanuele: Siamo quattro ragazzi che sanno cosa vogliono, conoscono la materia. Ci lavorano dentro da anni e hanno una voglia matta di dare al basket una loro personale visione. E versione, che nel nostro caso non vuole essere una semplice cronaca degli eventi, ma approfondimenti, interviste, discussioni. D’altronde, non essendo stato nessuno dei quattro in grado di lasciare il segno in campo da giovani, cercheremo di farlo davanti una tastiera…da grandi!

Paolo: Vorremmo dare risalto ad atleti/e troppo spesso messi in disparte rispetto alle stelle d’oltreoceano. L’obiettivo è quello di proporre contenuti interessanti senza risultare banali. 

Se volete conoscere la storia di Simone Colongo, date un’occhiata alla sua intervista sul blog.

Chiara Mezzini
chiaramezzini@gmail.com
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